scritto da Chiara Perrone
TRIGGER WARNING: Questo articolo tratta di abuso e trascuratezza nell’infanzia, depressione, violenza intima tra partner (IPV).
DISCLAIMER sull’utilizzo dei seguenti termini:
- Minore e minori: utilizzato ogni qual volta l’articolo si riferisce a bambin* in ambito legale
- Minore/i e bambin*: utilizzati in maniera interscambiabile quando il testo si riferisce a bambin* in ambito psicologico e sociale
- Famiglia: termine utilizzato in senso allargato, spesso associato a terminologie che includono tutor*, persone responsabili della custodia de* minori, adult* presi come punti di riferimento.
Intrappolata in un ciclo di violenza, si trova coinvolta in un amore malato, nel quale rivive l’umiliazione che ha subito crescendo con una madre fredda e assente, e un fratello bullo e violento.
Questa è l’esperienza di Marianne, protagonista di ‘Normal People’ di Sally Rooney, romanzo poi adattato in una serie tv, che esplora il complesso rapporto di amore e amicizia fra Marianne e Connell. La loro relazione durante l’adolescenza nella contea di Sligo, in Irlanda, e al Trinity College di Dublino, non è mai segnata dalla violenza, ma pesantemente influenzata dal loro vissuto. Marianne, nata e cresciuta in una famiglia tossica e abusiva, ha spesso assistito ad episodi di violenza domestica fra il padre e la madre, diventando talvolta anche vittima diretta di violenza. Dopo la morte del padre, viene tormentata dal fratello, anch’egli violento, mentre la madre, impassibile, la ignora e la considera responsabile di tale rabbia. Nonostante ciò, Marianne dimostra una resilienza notevole adottando atteggiamenti remissivi in famiglia per tentare di evitare conflitti. A scuola è socialmente isolata e spesso derisa dalla comitiva di Connell, contro la quale sfodera il suo atteggiamento combattivo e irriverente. Connell, al contrario, è silenzioso, non condivide mai le proprie idee ed è ben inserito nella cerchia sociale del liceo. Non partecipa, ma al tempo stesso non rimprovera i suoi amici nella loro “caccia” quotidiana a Marianne, verso la quale prova un’attrazione che non si sa spiegare. Si conoscono da una vita perché sua madre è la collaboratrice domestica della famiglia di Marianne, e spesso s’incontrano dopo scuola quando Connell passa a prenderla alla fine del turno. Un giorno si baciano: è l’inizio della loro relazione che, interrotta più volte, continuerà fino al college. Le loro esperienze passate influiscono pesantemente sulle scelte che compiono e sul modo in cui interpretano sia la realtà che il loro rapporto. Nonostante riconoscano di avere un’influenza positiva l’un* sull’altr*, la loro comunicazione contorta e mai chiara spesso li allontana e ne compromette lo sviluppo personale.
Sono molti i temi trattati nel libro che portano a riflessioni che vanno al di là della storia romantica fra i protagonisti, e vengono esplorati con sensibilità attraverso i loro dialoghi. Sebbene la violenza fra partner, l’abuso e la trascuratezza de* minori siano marginali nello svolgimento della trama, questi spingono a riflettere su quanto le esperienze pregresse incidano sulla vita.
Ricerchiamo ciò che è familiare, inconsciamente ci avviciniamo a persone che ricordano casa, volti e atteggiamenti già conosciuti.
Crescendo, sviluppiamo un modo di interpretare la realtà che è fortemente influenzato dall’ambiente in cui viviamo, dalle persone con cui interagiamo e dalle dinamiche relazionali dei modelli adulti e genitoriali a cui ci ispiriamo. La nostra percezione di ciò che è considerato normale è direttamente plasmata dalle circostanze della nostra crescita e allo stesso tempo condiziona, positivamente e negativamente, anche il nostro futuro. Come evidenziato dalle numerose ricerche nel settore, crescere in un contesto familiare in cui le figure genitoriali si rispettano e supportano a vicenda promuove un approccio sano de* minore nelle relazioni con l* altr*. È altrettanto riconosciuto, d’altra parte, che assistere durante la crescita ad atteggiamenti tossici in famiglia condiziona negativamente la sfera relazionale.
L’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry1 identifica quattro categorie di abuso inflitto da persone incaricate della custodia di un* minore:
- Abuso fisico, un atto commissivo che comporta danni fisici inflitti intenzionalmente al* minore;
- Abuso sessuale, che consiste in comportamenti di natura sessuale subiti da* minore, inclusa la pornografia minorile;
- Abuso emotivo e psicologico, anch’esso di tipo commissivo, in quanto perpetrato volontariamente contro l* minore creando persistente disagio;
- Negligenza o Trascuratezza (in inglese, Neglect), un comportamento di tipo omissivo che consiste nel fallimento da parte delle figure incaricate di custodia nel fornire cure adeguate e protettive.
Anche quando non vi è un abuso diretto del* minore, il suo sano sviluppo può essere compromesso da atteggiamenti di tipo omissivo, “legati all’incapacità più o meno accentuata da parte dei genitori di fornire cure adeguate a livello materiale ed emotivo” a* propr* figl*. 2 Fino agli anni ’90, la negligenza/trascuratezza non è stata oggetto di particolari studi che dimostrassero la sua relazione causale con importanti effetti a medio e lungo termine su* minori, ma è ora ben esplorata e riconosciuta come forma di maltrattamento infantile. Come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità:
“Il maltrattamento infantile è l’abuso e la trascuratezza che si verificano nei confronti di bambini di età inferiore ai 18 anni. Comprende tutti i tipi di maltrattamento fisico e/o emotivo, l’abuso sessuale, l’abbandono, la negligenza e lo sfruttamento commerciale o di altro tipo, che si traducono in un danno effettivo o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino nel contesto di una relazione di responsabilità, fiducia o potere.” 3
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È importante riconoscere che l* minori hanno diritto a un sano sviluppo, che non può essere garantito solamente soddisfacendo i loro bisogni fisici.
Lo sviluppo de* minori è infatti inteso nella Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 come olistico, ed in particolare come “fisico, mentale, spirituale, morale e sociale” 4 che richiede il sostegno pratico ed emotivo delle figure responsabili della loro custodia. A livello legale, la Convenzione del 1989 è il trattato sui diritti umani con la più ampia adesione: 196 Stati hanno ratificato il documento, tra cui l’Italia con la legge n.176 del 27 maggio 1991. Tuttavia è bene associare agli obblighi sottoscritti dagli Stati ratificanti, una più ampia comprensione dei bisogni primari de* minori. Più specifici dei bisogni umani della piramide di Maslow5, i sette bisogni primari identificati da Cooper 6 nel 1985 sono essenziali per soddisfare le esigenze de* bambin* e per garantire loro una sana crescita fisica e psicologica. Questi bisogni includono l’assistenza fisica basilare (1), l’affetto (2), la sicurezza (3), la stimolazione del potenziale innato (4), la guida e controllo (5), la responsabilità (6) e l’indipendenza (7); tutti necessari per supportare l* bambin* nel loro processo di crescita7. La loro mancata realizzazione, volontaria o meno, comporta il maltrattamento de* minore sottoforma di abuso o negligenza/trascuratezza. In tutte le sue forme: fisica, educativa, medica, ed emotiva8, la trascuratezza ha un impatto significativo sul benessere de* minore durante il suo sviluppo e a lungo termine.
“L* bambin* possono non realizzare di essere maltrattat*, in quanto non hanno gli strumenti necessari per comprendere la situazione, e si trovano in una relazione di fiducia con l* adult* di riferimento”.9
Allo stesso modo, le figure responsabili di custodia non sempre sono consapevoli delle loro mancanze, e possono involontariamente arrecare danno al sano sviluppo de* minore. Il loro vissuto, infatti, può incidere sulla loro capacità di soddisfare i bisogni primari de* bambin*. Fra le situazioni familiari problematiche correlate ad un maggiore rischio di abuso e/o trascuratezza de* minori10, in collegamento con le storie dei protagonisti di Normal People, vi è la presenza di:
- Genitori o tutor* a loro volta con un vissuto di abusi e trascuratezza, che possono manifestare gli effetti a lungo termine di tali esperienze. Studi disponibili dimostrano che non c’è una relazione causale tra l’esperienza di abuso e/o trascuratezza durante lo sviluppo e la successiva perpetrazione di maltrattamenti. Anzi, la maggior parte de* bambin* che sono stat* maltrattat* non commettono a loro volta abusi o negligenze11. È da notare, però, che l* adult* che sono stat* maltrattat* da bambin* potrebbero continuare a vivere conseguenze che compromettono la loro capacità di supportare il sano sviluppo de* minori;
- Violenza domestica – Per l* minor* essere testimone di abuso domestico è particolarmente traumatico, nonché un fattore che aumenta le probabilità di essere espost* direttamente ad abusi e/o neglect. Secondo l’UNICEF, ogni anno tra i 133 e 275 milioni di bambin* assistono a comportamenti violenti tra i loro genitori;12
- Povertà – L’UNICEF conferma che l’abuso contro l* minor* avviene in tutte le condizioni socioeconomiche, ma che uno status socioeconomico più basso aumenta le probabilità che si verifichi. 13L* minori che vivono in condizioni di povertà sono cinque volte più a rischio di subire abusi e/o trascuratezze rispetto a quell* con un livello socioeconomico migliore;
- Genitori o tutor* con dipendenze, che possono non essere in grado di prendersi cura o di fornire il sostegno pratico ed emotivo di cui l* minore ha bisogno.14
Le conseguenze dei maltrattamenti subiti da bambin* si ripercuotono a breve e a lungo termine, generando diversi tipi di reazioni.
Crescere con genitori o tutor* non reattiv* ai propri bisogni può rendere l* bambin* incapace di fidarsi dell* altr* e ciò può portare, da adult*, alla paura dell’intimità o alla mancanza di disponibilità emotiva. Oppure, l* bambin* può sviluppare un forte senso di autosufficienza e indipendenza dentro e fuori casa, che può compromettere la socializzazione con l* coetane*. L’abuso e la trascuratezza emotiva possono anche rendere l* bambin* incapace di riconoscere le emozioni negl* altr* e in sé stess*, di fatto causando la cosiddetta disregolazione emotiva. 15 Inoltre il maltrattamento cronico durante i primi anni di vita crea un livello di stress eccessivamente alto e protratto nel tempo, con il conseguente rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress. In assenza di una presenza calmante che riduca tale stress, si verificano cambiamenti fisiologici a lungo termine in varie zone del cervello de* bambin*. Questo “toxic stress” non soltanto compromette il suo sano sviluppo, ma predisporebbe l* bambin* a manifestare più problemi di salute da adult*, quali disturbi alimentari, malattie cardiache, depressione, alcolismo e cancro. 16
La trascuratezza, la forma di maltrattamento più difficile da identificare, potrebbe non essere riconosciuta durante tutto il periodo della crescita, e comunque causare gravi ripercussioni nell’età adulta. Gli effetti a lungo termine del neglect possono includere, nell’adult*, lo sviluppo di disturbi di personalità (incluse l’alterazione della capacità di empatia e la possibilità di sviluppare un disturbo narcisistico di personalità), uno scarso sviluppo delle strategie di adattamento (coping mechanisms), una predisposizione alle dipendenze, depressione, ansia,tendenza al perfezionismo e indisponibilità emotiva.17
“He tells her bad things about herself. It’s hard to know whether Marianne likes to hear those things; she desires to hear them, but she’s conscious by now of being able to desire in some sense what she does not want.”18
“Le dice cose brutte su di sé. È difficile sapere se a Marianne piaccia sentire queste cose; desidera sentirle, ma ormai è consapevole di poter desiderare in un certo senso ciò che non vuole.”
Anche il maltrattamento può diventare familiare, e in un certo senso può attirare inconsciamente la persona che lo ha subito durante la crescita, specialmente se inflitto da persone di fiducia. Le cicatrici che l’abuso e la trascuratezza lasciano su* minor*, diventano degli ostacoli che l’adult* porterà con sé nella quotidianità. Le parole degradanti, gli insulti a cui l* bambin* si abitua in famiglia, non si perdono negli anni, ma disegnano la personalità dell’adult*.
In Normal People, Marianne reagisce a questo ciclo di abuso e depressione grazie alle parole di Connell, che le ricordano quanto le relazioni possano essere soddisfacenti, positive e luoghi sicuri in cui esprimersi e ricevere sostegno. Eppure, allontanarsi dalla fonte di questo malessere, non è facile, perché genera ulteriori dubbi e sensi di colpa per aver voltato le spalle a quei legami sociali e familiari che hanno avuto un ruolo fondamentale nella propria crescita. Senza un adeguato supporto psicologico e fisico le conseguenze del maltrattamento su* minor* si protraggono nel tempo, continuando ad influenzarne la vita negativamente.
Ma Marianne è sostenuta da Connell nelle sue scelte e quest’amicizia incondizionata la smuove e le fa rifiutare quel maltrattamento ormai così familiare. Insieme alle persone che le sono state vicine emotivamente, Marianne si sorprende di riuscire a trovare finalmente un equilibrio che la faccia sentire appagata.
Normal People cattura per le emozioni che l* protagonist* vivono, portando a riflettere sulla complessità delle relazioni umane, legate ai contesti di vita di ciascun*. Non solo: la storia de* due ragazz* sprona a valorizzare le relazioni sane di amicizia e supporto. Può favorire inoltre, per chi riconosce somiglianze con il proprio vissuto, l’allontanamento e il rifiuto di qualsiasi forma di maltrattamento di cui si è fatta esperienza.
“He brought her goodness like a gift and now it belongs to her. (…) They’ve done a lot of good for each other. Really, she thinks, really. People can really change one another.”19
“Le ha portato la bontà come un dono e ora le appartiene. (…) Si sono fatti del bene l’un l’altra. Davvero, pensa, davvero. Le persone possono realmente cambiarsi a vicenda.”
English translation: Veronica F.
Beyond the love story: child maltreatment and its consequences in Normal People.
TRIGGER WARNING: This article discusses abuse and neglect in childhood, depression, intimate partner violence (IPV).
DISCLAIMER on the use of the following terms:
- Minor and minors: used whenever the article refers to children in a legal context
- Minor/s and child/children: used interchangeably when the text refers to children in a psychological and social context
- Family: term used broadly, often associated with terminologies that include guardians, individuals responsible for the custody of minors, adults taken as points of reference.
Trapped in a cycle of violence, she finds herself involved in a toxic love story, in which she relives the humiliation endured growing up with a distant and absent mother, and a bully and violent brother.
This is the experience of Marianne, the protagonist of ‘Normal People‘ by Sally Rooney, a novel later adapted into a TV series, which explores the complex relationship of love and friendship between Marianne and Connell. During their adolescence, their relationship in County Sligo, Ireland, and at Trinity College in Dublin, is never marked by violence, but is heavily influenced by their past. Marianne, born and raised in a toxic and abusive family, has often witnessed episodes of domestic violence between her father and mother, sometimes even becoming a direct victim of violence herself. After her father’s death, she is tormented by both her brother, who is also violent, and her impassive mother, who ignores her and considers her responsible for such anger. Despite it all, Marianne displays a remarkable resilience, trying to avoid conflicts in the family by adopting submissive attitudes. At school, she is socially isolated and often made fun of by Connell’s friends, against whom she shows her combative and irreverent attitude. Connell, on the other hand, is silent, never shares his own ideas, and is well integrated into the high school social circle. He does not participate to, but at the same time, does not call out his friends in their daily “hunt” for Marianne, towards whom he feels an attraction he can’t explain. Connell and Marianne have known each other for a long time because Connell’s mother is Marianne’s family’s housekeeper , and they often meet after school when Connell picks her up at the end of her shift. One day, they kiss: it’s the beginning of their relationship, which, despite several interruptions, will continue into college. Their past experiences heavily influence the choices they make and how they interpret both reality and their relationship. Despite recognizing the positive influence they have on each other, their convoluted and never clear communication often distances them and compromises their personal development.
There are many themes addressed in the book that lead to reflections beyond the romantic story between the protagonists, and are explored with sensitivity through their dialogues. Although partner violence, abuse, and neglect of minors are marginal in the plot, they spark reflection on how past experiences impact a life.
We seek the familiar; unconsciously, we gravitate towards people who remind us of home, towards faces and attitudes we already know.
As we grow, we develop a way of interpreting reality that is strongly influenced by the environment we live in, the people we interact with, and the relational dynamics of the adult and parental models we look up to. Our perception of what’s considered normal is directly shaped by the circumstances of our upbringing and it affects , at the same time, positively and negatively our future. As highlighted by numerous studies in the field, growing up in a family context where parental figures respect and support each other promotes a healthy approach to relationships with others. It is equally recognized, on the other hand, that growing up witnessing toxic behaviours within the family negatively impacts relational spheres.
The American Academy of Child and Adolescent Psychiatry20 identifies four categories of abuse inflicted by individuals entrusted with a minor’s care:
- Physical abuse, an act that involves intentionally inflicting physical harm on the minor;
- Sexual abuse, which includes acts of a sexual nature inflicted upon the minor, including child pornography;
- Emotional and psychological abuse, also of a deliberate nature, as it is perpetrated voluntarily against the minor, creating persistent distress;
- Neglect, which consists of the failure of custodial figures to provide adequate and protective care.
Even when there is no direct abuse of the minor, their healthy development can be compromised by forms of neglect which can be , “related to the more or less pronounced inability of parents to provide adequate material and emotional care to their children.”21 Until the 1990s, neglect was not the subject of specific studies demonstrating its causal relationship with significant medium and long-term effects on minors, but it is now well-explored and recognized as a form of child maltreatment. As defined by the World Health Organization:“Child maltreatment is the abuse and neglect that occurs to children under 18 years of age. It includes all types of physical and/or emotional ill-treatment, sexual abuse, neglect, negligence and commercial or other exploitation, which results in actual or potential harm to the child’s health, survival, development or dignity in the context of a relationship of responsibility, trust or power.” 22
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It’s important to recognize that minors have the right to a healthy development, which cannot be guaranteed by meeting solely their physical needs.
The development of minors is in fact outlined in the UN Convention on the Rights of the Child and Adolescent of 1989 as holistic, particularly as “physical, mental, spiritual, moral, and social,“23 requiring practical and emotional support from those responsible for their care. Legally, the 1989 Convention is the to human rights treaty with the most adherents: 196 states have ratified the document, including Italy with Law No. 176 of May 27, 1991. However, it is important to associate with the obligations undertaken by the ratifying states a broader understanding of the primary needs of minors. More specific than the human needs of Maslow’s hierarchy24, there are the seven primary needs identified by Cooper in 1985 25which are essential to meeting the needs of children and ensuring their healthy physical and psychological growth.
These needs include basic physical care (1), affection (2), safety (3), stimulation of innate potential (4), guidance and control (5), responsibility (6), and independence (7); all necessary to support children during their growth26. Failing to meet them, whether voluntary or involuntary, constitutes child maltreatment in the form of abuse or neglect. In all its forms—physical, educational, medical, and emotional—neglect27 has a significant impact on the well-being of the child during their development and in the long term.
“Children may not realize they are being mistreated, as they lack the necessary tools to understand the situation, and they are in a trusting relationship with the adult of reference.”28
Similarly, custodial figures are not always aware of their shortcomings and may inadvertently harm the healthy development of the child. Their experiences, in fact, can affect their ability to meet the primary needs of children. Among the problematic family situations associated with a higher risk of abuse and/or neglect of minors29, in connection with the stories of the protagonists of Normal People, there is the presence of:
- Parents or guardians who themselves have a history of abuse and neglect, who can manifest the long-term effects of such experiences. Available studies show that there is no causal relationship between the experience of abuse and/or neglect during development and the subsequent perpetration of mistreatment. Indeed, most children who have been mistreated do not themselves commit abuse or neglect. It should be noted, however, that adults who have been mistreated as children may continue to experience consequences that compromise their ability to support the healthy development of minors;
- Domestic violence – For minors, witnessing domestic abuse is particularly traumatic and a factor that increases the likelihood of direct exposure to abuse and/or neglect. According to UNICEF, each year between 133 and 275 million children witness violent behaviors between their parents;
- Poverty – UNICEF confirms that abuse against minors occurs in all socioeconomic conditions, but lower socioeconomic status increases the likelihood of its occurrence. Children living in poverty are five times more likely to suffer abuse and/or neglect than those with a better socioeconomic status;
- Parents or guardians with addictions, who may not be able to provide the practical and emotional support that the child needs.
The consequences of children’s maltreatment have long and short-term repercussions, generating different types of reactions. Growing up with parents or caregivers who are unresponsive to their needs can make children unable totrust others, and this can lead, as adults, to fear intimacy or being emotionally unavailable . Alternatively, children may develop a strong sense of self-sufficiency and independence both in and outside home, which can compromise socialization with their peers. Emotional abuse and neglect can also make children unableto recognize emotions both in others and within themselves, effectively causing the so-called emotional dysregulation. 30Moreover, chronic maltreatment in the early years of life causes excessively high and prolonged levels of stress, resulting in the release of cortisol, the stress hormone. In the absence of a calming presence to reduce this stress, long-term physiological changes occur in various areas of the child’s
brain. This toxic stress not only compromises healthy development but also predisposes the child to more health issues as adults, such as eating disorders, heart disease, depression, alcoholism, and cancer.31
Neglect, the most difficult form of maltreatment to identify, may not be recognized throughout the growth period but still cause serious repercussions in adulthood. The long-term effects of neglect in adulthood can include the development of personality disorders (including impaired empathy and the possibility of developing narcissistic personality disorder), the poor development of coping mechanisms, a predisposition to addiction, depression, anxiety, perfectionism, and emotional unavailability.
“He tells her bad things about herself. It’s hard to know whether Marianne likes to hear those things; she desires to hear them, but she’s conscious by now of being able to desire in some sense what she does not want.”
Abuse too can become familiar, and in a sense, can unconsciously attract the person who experienced it while growing up, especially if inflicted by trusted individuals. The scars that abuse and neglect leave on children become obstacles that adults carry with them in their daily lives. The degrading words, insults that the child becomes accustomed to in the family, do not fade over the years but shape the adult’s personality.
In Normal People, Marianne responds to this cycle of abuse and depression with the help of Connell’s words, which remind her of how relationships can be fulfilling, positive, and safe spaces to express oneself and receive support. However, distancing oneself from the source of this distress is not easy, as it creates further doubts and a sense of guilt for turning away from those social and family ties that played a fundamental role in one’s growth. Without the adequate psychological and physical support, the consequences of maltreatment on children persist over time, continuing to negatively influence their lives.But Marianne is supported by Connell in her choices, and this unconditional friendship moves her to reject that now all too familiar mistreatment. Alongside emotionally close individuals, Marianne finds herself surprised to finally achieve a balance that makes her feel fulfilled.
Normal People is captivating because of the emotions that the protagonists experience, leading to reflections on the complexity of human relationships, linked to the life contexts of each individual. Not only that: the story of the two teenagers encourages valuing healthy relationships of friendship and support. It can also promote, for those who recognize similarities with their own experiences, distancing and rejection from any form of mistreatment they have experienced.“He brought her goodness like a gift and now it belongs to her. (…) They’ve done a lot of good for each other. Really, she thinks, really. People can really change one another.”32
- American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, disponibile qui ↩︎
- A. Concas, L’abuso minorile: i minorenni protagonisti di abusi, Diritto.it ↩︎
- WHO, Child Maltreatment, Key Facts, disponibile qui; Ministero della Salute, Informativa OMS: Maltrattamenti Infantili, disponibile qui. ↩︎
- CRC, art. 27 ↩︎
- A. H. Maslow, A Theory of Human Motivation, disponibile qui; S. Mcleod, Maslow’s Hierarchy of Needs, disponibile qui ↩︎
- Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, Cosa significa soddisfare le esigenze di un bambino, disponibile qui ↩︎
- Ibid. ↩︎
- C. Visoli, Trauma da Trascuratezza o Neglect: di diritti negati e violenza nascosta, ancora poco (ri-)conosciuta, 2023 ↩︎
- Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, Segni dell’abuso sui minori, come riconoscerli, disponibile qui ↩︎
- Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, Segni dell’abuso sui minori, come riconoscerli, disponibile qui ↩︎
- S. R. Jaffee, Child Maltreatment and Risk for Psychopathology in Childhood and Adulthood, Department of Psychology, University of Pennsylvania, 2017 ↩︎
- UNICEF, Course: Introduction to Child Protection, disponibile qui ↩︎
- Ibid. ↩︎
- C. Visoli, Trauma da Trascuratezza o Neglect: di diritti negati e violenza nascosta, ancora poco (ri-)conosciuta, 2023 ↩︎
- H. Gillette, How Childhood Emotional Neglect Impacts Adult Relationships and How to Heal, PsychCentral, disponibile qui ↩︎
- J. P. Shonkoff, MD, Pediatra e Direttore del Centre of the Developing Child dell’Università di Harvard ↩︎
- H. Gillette, interviews with J. Rosenburg and R. Kaplan, 2022 ↩︎
S. Rooney, Normal People, p. 190
↩︎S. Rooney, Normal People, p. 190
↩︎- American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, available here ↩︎
- A. Concas, L’abuso minorile: i minorenni protagonisti di abusi, Diritto.i ↩︎
- WHO, Child Maltreatment, Key Facts, available here; Ministero della Salute, Informativa OMS: Maltrattamenti Infantili, available here [italian website]. ↩︎
- CRC, art. 27 ↩︎
- A. H. Maslow, A Theory of Human Motivation, available here; S. Mcleod, Maslow’s Hierarchy of Needs, available here ↩︎
- Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, Cosa significa soddisfare le esigenze di un bambino, available here [italian website] ↩︎
- Ibid. ↩︎
- C. Visoli, Trauma da Trascuratezza o Neglect: di diritti negati e violenza nascosta, ancora poco (ri-)conosciuta, 2023
↩︎ - Il Vaso di Pandora – La Speranza dopo il trauma, Segni dell’abuso sui minori, come riconoscerli, available here ↩︎
- Ibid. ↩︎
- H. Gillette, How Childhood Emotional Neglect Impacts Adult Relationships and How to Heal, PsychCentral, available here. ↩︎
- J. P. Shonkoff, MD, Pediatra e Direttore del Centre of the Developing Child, Harvard University. ↩︎
- S. Rooney, Normal People, p. 266 ↩︎
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