Disclaimer: Il termine “colorato” e “colour*d”, sono termini che sono stati usati nei confronti di chi ha creato la rubrica, Italiana nera di origine Afro-statunitense e Afro-Latina Peruviana che ha deciso di riappropriarsi dei termini usati, la quale violenza non sono da meno rispetto agli slurs spesso usati. Il volere di riappropriarsi di quei termini non vuole tuttavia in nessun modo triggerare le persone che leggono, motivo per la quale ci teniamo a specificare del perchè dell’uso delle parole scritte.
Riflessioni colorate è l’evoluzione di una rubrica aperta da D.E.I. molti anni fa, chiamata “razzismo tutto nero”.
Nella rubrica “razzismo tutto nero” parlavamo di diverse dinamiche razziste subite da persone nere, causate da un sistema che in maniera strutturale ed istituzionalizzata deumanizzava le persone nere.
Tuttavia ci rendiamo conto che ad oggi non è sufficiente: innanzitutto perché anche solo nel riferirsi alla comunità nera si fa riferimento a una comunità enorme, che si è diramata nel tempo in tutti i continenti, e l’esperienza di una persona nera che vive in un determinato posto non necessariamente coincide con quella di un’altra persona nera in un altro luogo.
Inoltre, molte di queste esperienze accomunano sia le persone nere che altre persone BIPOC, motivo che ci ha portat3 a decidere di riesumare la rubrica ma cambiando il nome da “razzismo tutto nero” a “riflessioni colorate”.
Abbiamo deciso di riappropriarci di un termine che viene spesso associato a noi persone BIPOC: colorate, siamo persone colorate, di colore, di un colore diverso, diverso da quello bianco.
Abbiamo deciso di riappropriarci di questo termine e rifletterci collettivamente su, da qui il nome della rubrica “Riflessioni colorate”.
Oltre a ciò, con gli anni abbiamo riscoperto varie intersezionalità delle quali ancora non si parla, o almeno non abbastanza quando le persone che subiscono discriminazioni sono BIPOC.
La comunità LGBTQIAPK+, la comunità disabile, la comunità neurodivergente è formata anche da persone BIPOC.
In queste riflessioni che saranno disponibili sul sito del collettivo ci saranno riflessioni profonde riguardanti aspetti quotidiani della vita di una persona BIPOC, riflessioni personali e domande aperte a chi legge.
Queste riflessioni sono indirizzate a persone BIPOC, per affrontare le difficoltà quotidiane insieme, per far capire che le persone BIPOC non sono sole, per far comprendere alle persone BIPOC che non sono “sbagliate”, semplicemente sono soggette ad un sistema che discrimina quotidianamente le persone solamente per ciò che sono.
Le persone non BIPOC non possono e non potranno mai capire fino in fondo cosa noi persone BIPOC proviamo, tuttavia possono leggere tramite queste esperienze ciò che noi proviamo, e provare a capirci, ad ascoltarci, ad imparare da noi.
Queste riflessioni sono indirizzate a chi ha bisogno di uno spazio reale, uno spazio in cui la pillola non è addolcita, ma al tempo stesso sicuro ed a tutela di tutt* noi.
Avere uno spazio dove sentirsi totalmente al sicuro è ad oggi un privilegio, speriamo che con questo spazio le persone BIPOC riescano a sentirsi, nel bene e nel male, rappresentat*, e speriamo che le persone non BIPOC possano avere modo di comprendere più approfonditamente ciò che affrontiamo ogni giorno.
Per le persone non BIPOC: ricordate che queste riflessioni sono pillole, vi immergete nel nostro mondo per qualche minuto tramite la lettura delle nostre esperienze, poi potrete tornare alla vita di sempre. Noi siamo nat* con queste esperienze, e le continueremo ad avere fino al giorno della nostra morte, alcune persone anche dopo.
A differenza dei post del sito questi saranno più brevi, in modo tale da essere più accessibili a chi non riesce a leggere testi troppo lunghi.
Detto ciò,
Buona lettura!!!
ENGLISH
Titolo: Colour*d Considerations, Introduction
Disclaimer: The terms “colorato” in Italian and “color*d” in English are both terms that were used against the person who created this panel for the website, a Black Italian woman of African-American and Afro-Latina Peruvian descent who decided to reappropriate them. The violence of these terms is no less than that of other slurs. However, the desire to reappropriate those terms is in no way meant to trigger the readers, which is why we are keen to specify why these words were chosen.
Colour*d Considerations is the offshoot of a column opened by D.E.I. many years ago called “all-black racism.”
In our “all-black racism” column we talked about various racist dynamics suffered by Black people, caused by a system that dehumanised them in a structural and institutional manner.
However, we have come to realise that this is not enough. Firstly, because when we refer to the Black community we are talking about a huge community that has spread out over time across continents. Therefore, the experience of a Black person living in one corner of the globe does not necessarily coincide with the experience of another Black person elsewhere.
In addition, many of these experiences unite both Black people and other BIPOC people, which is why we decided to resurrect the column, albeit by changing its name from “all-black racism” to “Colour*d reflections.”
We decided to reappropriate a term that is often associated with us BIPOC people: colour*d people, people of colour, of a different colour: a colour other than white.
We decided to reappropriate this term and collectively reflect on it, hence the column’s title “Colour*d Considerarions.”
In addition to this, over the years we have rediscovered various intersecting identities that are still not talked about, or at least not enough – especially when the people experiencing discrimination are BIPOC.
The LGBTQIAPK+ community, the disabled community, the neurodivergent community are also made up of BIPOC people.
In these considerations, which will be available on the collective’s website, there will be profound reflections regarding everyday aspects of a BIPOC person’s life, personal notes, and open-ended questions for the reader.
These considerations are addressed to all BIPOC people in order to face daily difficulties together, to make it clear that BIPOC people are not alone, to make it clear to BIPOC people that they are not “wrong”. They are simply subjected to a system that discriminates against people on a daily basis for being who they are.
Non-BIPOC people cannot and will never fully understand what we BIPOC people feel, yet they can read through these experiences what we feel, and try to understand us, to listen to us, to learn from us.
These reflections are addressed to those who need a real space, a space with no sugarcoating, but at the same time somewhere that is safe and secure for us all.
To have a place where we feel totally safe is a privilege, we hope that with this space BIPOC people will be able to feel, for better or worse, represented, and we hope that non-BIPOC people will have a window into our daily experiences.
For non-BIPOC people: remember that these considerations are pills: you immerse yourself in our world and experiences only for a few minutes of reading, then you can go back to life as usual. We are born in this world, and we will continue to live these experiences until the day we die, some of us even after that.
Unlike the posts on the website these will be shorter, so as to be more accessible to those who cannot read overly long texts.
That being said,
Enjoy the reading!!!
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