Post: Alessia
Edit: Zula
Traduzione: Noel
Edit Traduzione:Barto
Grafica: Claudia, Elisa F
In pochi giorni già non se n’è più parlato, per cui ricorderò l’episodio che mi ha portata alla riflessione.
Un personaggio televisivo definisce Paola Egonu e Myriam Sylla un esempio di integrazione, un politico ci tiene a sottolineare come sia contento pur non rispettando i tratti somatici tipicamente Italiani.
Ed io sono stufa.
In una squadra in cui ci sono 2 donne nere e vi è anche una donna bianca, tedesca, bionda e occhi azzurri, che è nata in Germania, figlia di tedeschi, e venuta da piccola in Italia, com’è possibile che Paola e Myriam siano un esempio di integrazione e Sarah no?
I giornali nemmeno vogliono dire quando la famiglia di Sarah si è trasferita in Italia, dicono solo che anche se è nata in Germania è venuta in Italia in tenera età, è cresciuta in Italia, quindi Italiana. Gli stessi giornali che invece, tengono a precisare come Egonu sia diventata cittadina Italiana solo grazie al padre, che diventando cittadino Italiano ha potuto trasmettere la cittadinanza alla figlia in quanto, fortunatamente, ancora minorenne (senza dimenticare di come una mancata riforma della cittadinanza ha aiutato Paola, ma al tempo stesso sfavorisce molte famiglie in cui l* figl* più grand* non hanno la cittadinanza perché diventat* maggiorenni al momento dell’ottenimento della stessa da parte dei genitori, ma l* figl* minori sì.
Tutte e tre sono Italiane perché i genitori hanno ottenuto la cittadinanza Italiana per naturalizzazione e l’hanno passata alle figlie, ma sono solamente Paola e Myriam ad essere definite un esempio di integrazione: una Padovana ed una Palermitana, due Italiane, che diventano un esempio di integrazione solo perché nere, mentre una donna Tedesca essendo bianca non lo è.
E’ tutto lì.
Anche la necessità di specificare che Paola e Myriam non rientrano nei tratti somatici tipicamente Italiani, se fossero state bianche, dai capelli rossi e occhi grigio o verde acqua non si sarebbe manifestata.
Paola e Myriam hanno tratti somatici “diversi”… ma diversi da chi? Chi l’ha stabilito il parametro secondo cui se non lo rispetti sei “divers*”?
Tutto questo dà fastidio, ed è una delle forme più becere di razzismo a cui possiamo assistere sui nostri media, e la pittura all’anti blackness, spruzzata sul murales della Egonu al fine di vandalizzarlo è la ciliegina sulla torta.
Da fastidio perchè l* figl* di Italian* immigrat* all’estero non vengono costantemente attaccat* per le loro origini Italiane, vengono considerat* parte di quel Paese.
Da fastidio perchè chi parla di “Italianità” dimentica che l’Italia è sempre stata un melting pot di culture, e che non è mai stata “bianca” anzi, basterebbe leggere un buon libro di storia, e magari fare un test del DNA, per capire che di bianco, nella popolazione Italiana, ce n’è meno di quel che si pensa, ma questa è un’altra storia che molte persone non sono pronte a voler leggere o ascoltare.
L’unica consolazione, perché a volte ti senti un po’ sol* a pensare queste cose, è che il mondo che guarda da fuori, non è più sorpres*, e dice chiaramente le cose come stanno: “che peccato, un così bel Paese, così profondamente razzista”.
Una consolazione amara, perché se da un lato ti rendi conto che “non hai perso la testa”, oppure “non te lo stai immaginando”, tutte le persone vicino a te confermano il razzismo e l’anti blackness che ti circonda, e sospirando non puoi fare altro che chiudere gli occhi, contare fino a tre, e andare avanti.
Bisogna parlare di anti blackness tanto quanto si parla di razzismo.
Bisogna comprendere che l’anti blackness è un sentimento di odio di cui una persona fa esperienza solo in quanto nera.
Bisogna far notare come per una persona tutto cambia se la persona è nera.
Non si parla di anti blackness da nessuna parte, sarebbe deumanizzante, e la scusa del “sono solo ignorant*” non reggerebbe più, e sarebbe troppo difficile nascondere la verità.
Quando un episodio di anti blackness succede la persona nera non può far altro che riposarsi, ed io mi riposerò, lasciando nella mente delle persone antirazziste le mie parole, e nelle loro azioni i fatti.
Ma una cosa tengo sempre in mente quando vedo episodi di anti blackness: io non sono diversa da nessun*, e se essere diversa significa essere diversa da persone che deumanizzano e sono razziste, felice di essere diversa.
Diversa da te, con orgoglio e onore.
ENGLISH TRANSLATION
No sooner had this episode come up that it was already largely forgetten, so allow me to mention the event I’ll be referring to, as it was what led me to this reflection.
A TV personality praised Italian volleyball players Paola Egonu and Myriam Sylla as examples of integration, despite their somatic features not being typically Italian.
I am fed up.
In the same team where these two Black women are, there is also a white woman. She is German, blonde and blue-eyed, born in Germany out of German parents. She came to Italy as a child. How is it that Paola and Myriam are examples of integration and Sarah is not?
The newspapers don’t even bother mentioning when Sarah’s family moved to Italy. They only say that even though she was born in Germany she came to Italy at an early age, she grew up in Italy, and is therefore Italian. Those same newspapers, however, are keen to point out that Egonu was only able to obtain citizenship thanks to her father, who, by becoming an Italian citizen himself, was able to pass on citizenship to his daughter, as she was luckily still a minor. Let’s not forget how a failure to reform citizenship laws has helped Paola, while at the same time leaving behind many other families. In these other cases, children of immigrants who obtain citizenship cannot get citizenship themselves because they are no longer minors at the time their parents obtain the papers.
All three athletes are Italian because their parents obtained Italian citizenship by naturalisation and passed it onto their daughters. But it is only Paola and Myriam who are called examples of integration: a Paduan and a Palermitan, two Italians, who become examples of integration only for being Black, while a German woman, being white, is not.
It’s all there is to it.
If Paola and Myriam were white, red-haired and grey or blue-eyed, the need to specify that they do not fit the typical Italian somatic traits would not have arisen.
Paola and Myriam have ”different” somatic features… but different from whom? Who set the standard that, if not met, sets you as ‘different’?
All this is annoying, and it is one of the most boorish forms of racism we can witness in our media. The anti-blackness painting sprayed on Egonu’s mural in order to vandalise it is the icing on the cake.
It bothers me because the children of Italian immigrants abroad are not constantly attacked for their Italian origins, they are considered part of that country.
It bothers me because those who speak of ”Italian-ness” forget that Italy has always been a melting pot of cultures, and that it has never been ”white”. On the contrary, it would be enough to read a decent history book, and maybe take a DNA test, to understand that there is less whiteness in the Italian population than one might think. But that’s another story that many are not ready to read nor listen to.
However lonely it might make me feel to think about these things, I have a meager consolation. For the rest of the world looking in from the outside, it’s as clear as day: ”what a pity, such a beautiful country, so deeply racist”, they say.
A bitter consolation, only because I can confirm that I haven’t lost my mind, that I’m not imagining it, people around me confirm the racism and anti-blackness that surrounds us. I sigh, as I can do nothing but close my eyes, count to three, and move on.
One has to talk about anti-blackness as much as one talks about racism.
It must be understood that anti-blackness is a feeling of hatred that a person only experiences because they are Black.
It must be pointed out that for a person everything changes if they are Black.
If we ever talked about anti-blackness, the “I’m just ignorant” excuse would no longer hold up, and it would be too difficult to hide the truth.
When an incident of anti-blackness occurs, Black people can do nothing but rest, so I will rest, leaving my words in the minds of anti-racist people, and deeds in their actions.
But there is one thing I‘ll always keep in mind when I see anti-blackness: I am not different from anyone, and if being different means being different from racist people who dehumanise others, I’m happy to be different.
Different from you, with pride and honour.
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